Borse europee attese prudenti in apertura di seduta. I mercati non si aspettano buone notizie da Jackson Hole - MilanoFinanza.it

2022-08-27 02:18:56 By : Ms. Janet Wang

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I mercati europei sono attese in leggero calo in apertura di seduta trainate dai nuovi commenti da falco del presidente della Fed di Minneapolis, Neel Kashkari, che ha lasciato titubanti gli investitori in Usa. Kashkari ha ribadito martedì 23 l'impegno della banca centrale a tenere sotto controllo l'inflazione attraverso l'inasprimento della politica monetaria e ha affermato che il suo più grande timore è che la persistenza delle pressioni sui prezzi sia sottovalutata.

In Eurozona invece sono cupe le prospettive delineate da Fabio Panetta: il membro del board Bce che ha corretto il tiro rispetto alla visione da falco della scorsa settimana di Isabel Schnabel, sottolineando che la Banca Centrale Europea dovrà essere cauta sui prossimi rialzi dei tassi di interesse, visto l'elevato rischio di recessione che ormai aleggia sull'economia della zona euro e non solo. 

Ciò che sembra concretizzarsi in attesa del simposio di venerdì della Federal Reserve a Jackson Hole è che i mercati si aspettano notizie negative alle parole del numero uno della Banca Centrale Usa, Jerome Powell. 

Per Piazza Affari l'attenzione è per lo più catalizzata sulle elezioni policihe del 25 settembre. Dopo il confronto di martedì tra i leader dei principali partiti al meeting di Rimini, mercoledì 24 è atteso l'incontro con il Presidente del Consiglio Mario Draghi, la prima sua dichiarazione in pubblico da quando è caduto il governo di unità nazionale.

Sul listino principale, osservata speciale della giornata sarà la Juventus dopo il crollo della viglia. A penalizzare il titolo del club bianconero, che fa parte della galassia Exor, sono state le indiscrezioni della stampa britannica secondo le quali la società correrebbe il rischio di multe, e perfino di restrizioni al calciomercato, per il fair play finanziario. La Uefa dovrebbe annunciare le misure disciplinari già nel corso del mese di settembre, ha riportato il Times. Provvedimenti analoghi potrebbero riguardare anche Roma e Inter e altri grandi club europei tra i quali Paris Saint Germain, Barcellona e Arsenal. A complicare la situazione della Juventus ci sono anche i rapporti difficili con la Uefa: tra il club bianconero e il massimo organismo calcistico europeo è in corso un contenzioso legale nato in seguito al progetto, poi naufragato, della Superlega. 

L'attenzione resta focalizzata anche su Tim, che maretedì 23 ha registrato un mini ribalzo dal suo minimo storico. Sempre martedì al Meeting di Rimini  l'amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, il cui gruppo è socio forte di Tim, ha difeso il progetto di separazione della rete. " Telecom Italia è una grandissima azienda, che ha le proprie sfide, ma è fondamentale avere il giusto contesto e la rete unica fa parte di questo contesto. È il giusto passo da fare, ci sono voluti molti anni ma credo che in questo momento possiamo essere a un punto di svolta. Lo ripeto sempre", ha proseguito, "vogliamo essere proattivi e costruttivi per creare questa rete unica a vantaggio di tutte le imprese e i cittadini italiani, e stiamo facendo il possibile affinché questo avvenga". 

Nonostante il tentativo della vigilia di rialzare la testa, l'euro è tornato sul minimo contro il dollaro a 0,99 in calo dello 0,22%. A far respirare i listini è stato tuttavia il prezzo del gas, che martedì ha arrestato la corsa in Europa. Dopo tre sedute consecutive chiuse aggiornando i massimi storici, il contratto di riferimento sulla piattaforma Ttf di Amsterdam ha iniziato la giornata in calo del 5% a 260 euro al megawattora. Il record resta quindi fermo ai 276,7 euro fatti segnare in chiusura ieri.

Il prezzo dell'oro torna in calo (-0,09% a 1.759 dollari l'oncia) dopo aver toccano il minimo degli ultimi tre mesi a inizio settimana, indebolito dalla forza del dollaro. Nel frattempo i prezzi del petrolio trattano in ribasso dimenticando i guadagni della vigilia. A far salire i prezzi del greggio nella giornata del 23 agosto erano state le parole del ministro dell'energia dell'Arabia Saudita che l'Opec+ potrebbe tagliare la produzione per correggere un recente calo del prezzo del greggio. Secondo quanto riferito a Reuters da alcune fonti però, "i potenziali tagli alla produzione dell'Opec+ potrebbero non essere imminenti e probabilmente coincideranno con il ritorno dell'Iran sui mercati petroliferi se dovesse concludersi un accordo nucleare con l'occidente". Il Brent tratta in calo dello 0,44% a 99 dollari al barile mentre il Wti scivola dello 0,29% a 93 dollari. (riproduzione riservata)

«Più l'inflazione resta alta, più sarà un problema». Le parole del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, pronunciate venerdì 26 agosto in occasione del simposio dei banchieri centrali americani di Jackson Hole, hanno confermato quello che i mercati temevano più di ogni altra cosa: l'istituto non retrocederà di un passo nella...;

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