Borse asiatiche, Nikkei piatto. Sale Hong Kong nonostante i problemi del mercato immobiliare - MilanoFinanza.it

2022-08-20 02:34:55 By : Ms. Lily lau

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Il Nikkei giapponese manca la parità per un soffio e tratta appena sotto i 29.000 punti (a 28.938) tenuti nella seconda parte della seduta. Trainano il listino nipponico i titoli dell'elettronica e dell'energia, mentre pesa la continua incertezza sul costo delle operazioni commerciali. La moneta nazionale perde terreno nel cambio con il dollaro statunitense che si attesta a 136,1 yen.

In generale, la maggior parte delle valute asiatiche si è indebolita contro il biglietto verde a causa dei commenti di alcuni funzionari della Federal Reserve durante la notte. Il membro del Fomc James Bullard ha dichiarato di essere a favore di un aumento dei tassi di 75 punti base a settembre, mentre il membro non votante Mary Daly ha affermato che sarebbe necessario che il tasso di riferimento (attualmente tra il 2,25% e il 2,50%) superasse di poco il 3% entro la fine dell'anno, opponendosi duramente, secondo quando ha riportato lo strategist di mercato di Ig, Yeap Jun Rong, ai tagli previsti per il prossimo anno. Lo scorso 17 agosto sono stati pubblicati i verbali dell'ultima riunione della Federal Reverse di luglio dai quali è emerso che alcuni esponenti della banca centrale Usa hanno espresso preoccupazioni sui rialzi dei tassi. 

L'indice Hang Seng di Hong Kong sale dello 0,39% a 19.841 punti, nonostante le prospettive sempre più negative per il mercato immobiliare cinese. Dopo una partenza piuttosto contrastata per i mercati asiatici, secondo gli analisti di Kgi Securities l'indice di Hong Kong potrebbe consolidarsi nel corso della seduta, concentrandosi probabilmente sui problemi di approvvigionamento energetico della Cina. Nelle diverse parti del Paese che stanno sperimentando un caldo sempre più torrido, "le autorità hanno allarmato cittadini e aziende sulla scarsità delle forniture di elettricità" che, sempre secondo gli esperti, potrebbe pesare sulla produzione industriale.

L'insolita ondata di caldo e le preoccupazioni sull'approvvigionamento energetico hanno appesantito gli indici della Cina continentale. Attorno alle 8 ora italiana, lo Shanghai Composite tratta al ribasso dello 0,19% a 3.271 punti, lo Shenzhen Composite perde lo 0,39% a 12.468 e l'indice dei prezzi ChiNext flette dello 0,35% a 2.765,99. Sotto la lente degli operatori di mercato restano gli sporadici focolai di Covid-19 e le difficoltà del mercato immobiliare cinese. Per la stratega di Cba, Carol Kong, i due aspetti sono strettamente collegati, dato che l'inasprimento delle politiche zero-Covid potrebbe ostacolare una ripresa significativa della domanda interna.

Sul fronte delle materie prime, entrambi i listini di riferimento del petrolio trattano al ribasso di circa lo 0,7%: il Brent del Mare del Nord viaggia intorno ai 94 dollari al barile, mentre il Wti americano intorno ai 90. A pesare sui futures del greggio è stato il calo delle scorte degli Stati Uniti comunicato durante la notte "I timori di recessione rimangono elevati per i mercati chiave, compresi gli Stati Uniti e l'Unione Europea, sollevando preoccupazioni sulla forza della futura domanda di petrolio", hanno dichiarato gli analisti di Fitch Solutions in una nota. Nel frattempo, anche gli sviluppi relativi al potenziale rinnovo dell'accordo nucleare con l'Iran saranno tenuti sotto stretta osservazione. (riproduzione riservata)

Il leader cinese Xi Jinping, il presidente russo Vladimir Putin e altri leader si incontreranno in occasione del Central Asian Summit nella città uzbeka di Samarcanda il 15 e 16 settembre.  E' quanto scrive The Wall Street Journal, citando fonti al corrente "di preparativi in corso" per il viaggio di Xi. La decisione è arrivata dopo la visita della presidente della Camera statunitense, Nancy Pelosi, a Taiwan all'inizio di questo mese, che è stata vista da Pechino come un'escalation della pressione occidentale sulla Cina.

La pianificazione del viaggio di Xi in Uzbekistan è iniziata solo dopo che gli avvertimenti e le minacce di rappresaglia non sono riusciti a dissuadere Pelosi dal visitare Taiwan, un'isola democraticamente autogovernata che Pechino ritiene faccia parte del territorio cinese. La leadership cinese è preoccupata che l'intensificarsi delle tensioni con Washington su Taiwan possa portare a uno scontro militare accidentale.

L'agenzia di stampa statale russa Tass ha dichiarato a giugno che Putin aveva in programma di partecipare al vertice, senza però menzionare alcun incontro con Xi. Il viaggio a Samarcanda sottolineerebbe l'obiettivo del leader cinese di coltivare relazioni di sicurezza più strette con i Paesi che non sono alleati degli Stati Uniti come baluardo contro gli sforzi occidentali per contenere la Cina, hanno affermato i funzionari cinesi.

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